Statuto Comunale
INDICE
STATUTO del Comune di Campoformido (art. 4 legge 8 giugno 1990, nº 142)
- modificato ai sensi della legge 25 marzo 1993, N. 81 e legge 15 ottobre 1993, N. 415 -
Approvato con:
- deliberazioni di Consiglio comunale N. 79 del 09/09/1991 e N. 112 del 28/11/1991, ravvisate legittime dal Comitato Provinciale di Controllo nella seduta del 11/12/1991 ai N.i83373 e 88499 di protocollo.
Modificato con:
- deliberazioni di Consiglio comunale N. 11 del 08/02/1994 e N. 27 del 14/04/1994, ravvisate immuni da vizi di legittimità dal Comitato Regionale Centrale di Controllo nella seduta del 27/04/1994, N.i di prot. 10760/3.310.1 e 11470/3.310.1 e N.i di Reg. C.C.C. 1054 e 1055;
- deliberazione di Consiglio comunale N. 27 del 18/04/1995 (a seguito nota Dir. reg.le per le autonomie locali n. 10760/3.310.1), ravvisata legittima dal C.C.C. nella seduta del 30/05/1995, N. 935 Reg. C.C.C. e N. 11201 prot.;
- deliberazione di Consiglio comunale N. 22 del 31/03/2000, ravvisata priva di vizi di leggittimità dal Co.Re.Co. di Udine nella seduta n. 20 del 08/05/2000 - Reg. Co.Re.Co. n.2344 - Prot. n. 25386.-
- deliberazione di Consiglio comunale N. 19 del 29 Marzo 2004
INTRODUZIONE STORICA
Fin dal Medioevo il territorio corrispondente all’attuale Comune di Campoformido era caratterizzato dalla presenza di 3 ville rustiche: Basaldella, Bressa e Campoformido, governate da assemblee vicinali che eleggevano un decano e due giurati. La sua vita, strettamente legata all’economia rurale e feudale, era regolata da norme consuetudinarie, che assunsero forma scritta negli statuti del basso Medio Evo.
L’appartenenza di Campoformido al Patriarcato di Aquileia per quasi 350 anni ( 1077- 1420) caratterizza la sua storia di terra parte della “Patria del Friuli” e di comunità dalle profonde radici cristiane legata alla Chiesa Aquileiese. Grazie a questo legame profondo si formò e si rafforzò la specifica identità linguistica, sociale, economica e religiosa del nostro popolo.
Anche i piccoli centri rurali, le piccole comunità chiamate “ville” godevano di particolari libertà amministrative. Gli statuti delle tre vicinie di Basaldella, Bressa e Campoformido fissavano la durata della carica del decano e le modalità di svolgimento dell’assemblea, che si riuniva al suono della campana in piazza e sotto il tiglio. I dibattiti avvenivano in lingua friulana e i verbali erano redatti da notai.
Campoformido ebbe e mantiene l’onore di una celebrità nella storia, per un evento ricordato come il “IL TRATTATO DI CAMPOFORMIO” firmato il 17 ottobre 1797 fra Napoleone Buonaparte ed i Plenipotenziari dell’Impero Austro-Ungarico, che delimitò il passaggio di un’epoca segnando i destini di molti popoli.
Nel creare nuovi enti capaci di fornire ai cittadini piú raffinati servizi, accorpò le antiche vicinie, nel nostro caso, Campoformido, Bressa e Basaldella del Cormor e sottopose i nuovi comuni a leggi uniformi, che non lasciavano posto alle caratterizzazioni originali dei vecchi statuti.
Quel momento importante della storia d’Europa sconvolse usi e costumi, trasformando irreversibilmente il tessuto sociale con profonde conseguenze culturali.
Una clausola fondamentale del Trattato di Campoformio, tra l’altro prevedeva il riconoscimento della Repubblica Cisalpina da parte dell’Austria: un fatto unico per l’Europa di allora.
Per la prima volta l’Impero Austriaco acconsentiva formalmente a riconoscere l’esistenza di uno stato rivoluzionario.
Da allora il Comune di Campoformido ha seguito la storia del resto del Friuli, che si unì al Regno d’Italia nel 1866. Il nostro Comune fu coinvolto nelle grandi vicende belliche del XX secolo, di cui è testimonianza l’aeroporto militare che tuttora è presente nel territorio.
La storia delle nostre genti e delle nostre terre è ben riassunta nello stemma concesso dal Presidente della Repubblica con decreto del 24 maggio 1963. La bilancia d’argento con impugnatura d’oro rappresenta la giustizia amministrata dal Patriarca d’Aquileia "ante Ecclesiam Beati Kantiani", cioè sui prati della chiesetta di San Canciano, distrutta durante la guerra del 1915. Le parole in nero sul cartiglio giallo "Actum in prato de Campoformio feliciter " sono tratte da un documento redatto in occasione di una seduta del Parlamento della Patria del Friuli, riunitosi sulle nostre praterie il 14 luglio 1231. I tre grifoni in campo azzurro rievocano la storia dell’aeronautica italiana, che qui allestì tre campi alla vigilia della prima guerra mondiale e poi fece di Campoformido una delle sue basi permanenti.
TITOLO I: PRINCIPI GENERALI
Art. 1 Principi fondamentali
Art. 2 Territorio e Sede comunale
Art. 3 Stemma e Gonfalone
Art. 4 Principi finalità garanzie
Art. 5 Lingua friulana
Art. 6 Funzioni
TITOLO II: GLI ORGANI
Art. 7 Gli Organi
Art. 8 Il Consiglio comunale
Art. 9 Linee programmatiche del Sindaco
Art. 10 Convocazione del Consiglio
Art. 11 Sedute e deliberazioni
Art. 12 Partecipazione del Segretario comunale
Art. 13 Consiglieri comunali
Art. 14 Diritti e doveri dei consiglieri
Art. 15 Diritti di accesso dei consiglieri
Art. 16 Gruppi consiliari
Art. 17 Commissioni consiliari
Art. 18 Commissioni consultive
Art. 19 Attività ispettiva e commissioni di indagine
Art. 20 La Giunta comunale
Art. 21 Competenze della Giunta
Art. 22 Funzionamento della Giunta
Art. 23 Il Sindaco
Art. 24 Il Vicesindaco
Art. 25 Le deleghe
Art. 26 Cessazione
Art. 27 Mozione di sfiducia
TITOLO III:STRUTTURA ORGANIZZATIVA E PERSONALE
CAPO I - L’ORGANIZZAZIONE
Art. 28 Principi strutturali e organizzativi
Art. 29 Definizione
Art. 30 Organizzazione della struttura e del personale
Art. 31 Regolamenti di organizzazione
Art. 32 Diritti e doveri dei dipendenti
CAPO II - PERSONALE DIRETTIVO
Art. 33 Direttore generale
Art. 34 Responsabile
Art. 35 Incarichi
Art. 36 Collaborazioni esterne
Art. 37 Segretario comunale
Art. 38 Vice Segretario
TITOLO IV: PARTECIPAZIONE POPOLARE
Art. 39 Libere forme associative
Art. 40 Volontariato
Art. 41 Interventi nel procedimento amministrativo
Art. 42 Diritto di accesso
Art. 43 Informazione e pubblicità
Art. 44 Assemblee e riunioni
Art. 45 Consultazioni
Art. 46 Istanze
Art. 47 Petizioni
Art. 48 Proposte
Art. 49 Referendum
TITOLO V: FUNZIONE NORMATIVA
Art. 50 Statuto
Art. 51 Regolamenti
TITOLO VI: FORME DI GESTIONE DEI SERVIZI E DI COLLABORAZIONE
Art. 52 Forme di gestione dei servizi pubblici locali
Art. 53 Gestione in economia
Art. 54 Azienda speciale
Art. 55 Istituzione
Art. 56 Società per azioni a responsabilità limitata
Art. 57 Gestione associata dei servizi e delle funzioni
Art. 58 Principio di cooperazione
Art. 59 Convenzioni
Art. 60 Consorzi
Art. 61 Accordi di programma
TITOLO VII FINANZA CONTABILITÀ E CONTROLLO DI GESTIONE
Art. 62 Finanza e contabilità
Art. 63 Bilancio e contabilità
Art. 64 Controlli interni
Art. 65 Collegio dei Revisori dei conti
TITOLO VIII: NORME FINALI
Art. 66 Modificazione ed abrogazione dello Statuto
Art. 67 Abrogazione di norme regolamentari
Art. 68 Entrata in vigore dello Statuto.